Aloe Vera Silvia Canevaro

Aloe Vera Silvia Canevaro

Comprai questo libro un po’ di anni fa. Lo scovai in un mercatino di quartiere, e lo pagai solo 3 euro. Vista la cifra irrisoria, e il mio interesse verso la pianta e le sue potenzialità cosmetiche e curative, decisi perciò di prenderlo senza sfogliarlo preventivamente.

Molte delle cose scritte dall’autrice sono facilmente reperibili on line, ma è anche vero che fa sempre comodo, per come la vedo io, avere a portata di mano un supporto cartaceo laddove non si possa per qualsiasi motivo accedere al web. Ma, soprattutto, se non ci viene in mente di cercare qualcosa di specifico non potremmo mai sapere, ad esempio, dell’Aquilaria Agallocha,  prezioso olio estratto dal legno di Aloe, col quale si realizzano anche degli oggetti. Insomma, per come la vedo io, un libro è sempre meglio!

*** IL LIBRO, A TUTTI GLI EFFETTI UN MANUALE***

Il volume consta di 95 pagine, in carta lucida di qualità, e presenta, oltre alla descrizione dei vari tipi di “Aloe”, tantissime fotografie delle stesse, aiutandoci quindi a capire, nel caso, di quale pianta stiamo (o vogliamo) per fare uso. Ricca anche la parte dove l’autrice spiega come ricavare il gel, il succo, e quant’altro.

Importante, secondo me, la nota relativa alla scelta della pianta, che deve avere almeno due anni di vita ed essere cresciuta senza l’ausilio di concimi chimici. L’aloe è una pianta grassa, si adatta praticamente a tutti i climi. Io possiedo sia la varietà “Vera” che “Barbadensis Miller”. Le due piante sono molto diverse fra loro.

Come correttamente spiegato nel libro, la “Vera” trova impiego maggiore nel mondo della cosmesi, mentre l’altra è sottoposta a test medici per le sue presunte funzioni anticancro. In un capitolo del libro viene descritta la procedura per la preparazione del ritrovato noto come “Ricetta di padre Romano Zago”, sulla quale non esprimo opinioni in quanto considero il cancro malattia troppo importante per poter dare un mio giudizio.

Il libro apre con la descrizione della pianta e delle sue varietà più note (in tutto sono 250, come afferma Silvia Canevaro), per poi passare alla “storia” della pianta nel corso dei millenni. Apprendo che le sue proprietà erano già note 5000 anni fa, e in tutto il mondo, dall’Asia all’America (maya, aztechi, indiani d’America). La pianta, infatti, è diffusa ovunque.

Nel capitolo “L’aloe oggi e le varietà botaniche della pianta”, oltre alle spiegazioni che tutti potete arguire, dato il titolo del capitolo stesso, l’autrice spiega la semplicità della coltivazione in casa. Inoltre, trovo una avvertenza che vi scrivo, copiandola integralmente, sperando che, vista la diffusione di succhi ed estratti d’aloe in vendita in differenti canali, vi possa tornare utile:

<<Diffidate delle aziende che ricorrono agli enzimi o all’esposizione a elevate temperature (pastorizzazione) per diluire la polpa della pianta: questi procedimenti compromettono gravemente la qualità del prodotto finale>>.

In un altro capitolo, “I componenti chimici dell’Aloe”, si descrive la pianta dal punto di vista del contenuto intrinseco della stessa. Ricca di mucopolisaccaridi, veri e proprio difensori del sistema immunitario e per la capacità protettiva delle pareti dell’apparato gastrointestinale; inoltre: vitamine, e antrachinoni, potenti analgesici totalmente naturali, e anche antivirali e antibatterici. Sali minerali in importanti quantità (magnesio, cromo, calcio, fosforo, e così via), aminoacidi (precursori delle proteine), enzimi che aiutano la digestione, steroli, potenti antiinfiammatori (basta estrarre del gel da una foglia, applicarlo sulla pelle arrossata dal sole, e verificare l’effetto pressoché immediato di benessere).

Nel capitolo relativo all’uso pratico della pianta vengono presi in esame gli effetti sull’organismo oltre, ovviamente, ai modi con i quali usarla correttamente, dando anche spazio doveroso alle controindicazioni. Una, molto importante, è quella relativa al non utilizzo per via interna da parte delle donne incinte, a causa della forte concentrazione di ALOINA, che stimola l’attività peristaltica intestinale la quale a sua volta si potrebbe ripercuotere sull’utero, provocandone la contrazione. Ciò non vale per le applicazioni esterne, invece.

Il libro non lo dice

Ma ve lo dico io: l’aloina si trova tra la pelle della foglia e il gel. Per evitare ogni problema, è sufficiente avere attenzione a prelevare solo il gel, senza grattare la foglia interna, così che l’aloina resti dov’è.

Un’altra avvertenza importante è per i diabetici, ai quali si consiglia di assumerla SOLO SOTTO STRETTO CONTROLLO MEDICO. L’aloe stimola la produzione di insulina.

Le condizioni patologiche o estetiche descritte, in ordine alfabetico, trovano rimedio utilizzando l’aloe. Si parte dall’acidità di stomaco, per arrivare alla V di vescicole.

Arrivati qui, si gira pagina e troviamo anche qualcosa dedicato ai nostri animali. Anche loro possono trovare sollievo grazie all’aloe. Per esempio, per chi possiede gatti (e io ne ho un po’): saprete che tendono a formarsi le note “palle di pelo” nello stomaco. I nostri mici si lavano, e ingoiano peli in quantità. Di norma li espellono rigettandoli, procurandosi i conati attraverso l’ingestione di erba. Ma i gatti casalinghi, o quelli che non hanno a disposizione un giardino devono essere aiutati. L’aloe permette che tali “palle” vengano espulse attraverso le feci, proprio per le sue note azioni lassative.

Mi fermo qui, con la descrizione dei contenuti di questo volume che, in 98 pagine, concentra tante informazioni interessanti, annotandone anche la piacevole lettura, e al quale ricorrere nel caso si presenti un disturbo trattabile con questa preziosa pianta.

Ho dato un’occhiata on line, e questo volume è disponibile a 5,90 Euro. Pochi soldi, ben spesi.