Cattedrale Santa Maria Annunziata Otranto

Cattedrale Santa Maria Annunziata Otranto

 

Il monumento principale della città di Otranto è la Cattedrale di Santa Maria Annunziata, che è considerata la chiesa più grande di Puglia. Edificata prevalentemente in stile romanico, nella sua struttura si possono rinven

Cattedrale Santa Maria Annunziata Otranto
facciata e rosone

ire anche elementi architettonici di origine normanna, araba e greca. Si trova sulla linea immaginaria che univa Roma con l’antica Bisanzio (l’attuale Istanbul). Fu costruita sui resti di un’antica villa romana, e consacrata nel 1088 da Papa urbano II.

Consta di tre navate divise da colonne con capitelli romanici, ionici e corinzi, a suddividere la pianta a croce latina.
La facciata è realizzata in pietra leccese, donandole, a seconda del momento della giornata in cui si visita, colori unici che cambiano con il calar del sole. Il rosone fu realizzato in pieno Rinascimento, dopo la grande battaglia contro i turchi. Vi è anche un altro ingresso laterale, edificato nel XV secolo, per volere del dell’arcivescovo Serafino da Squillace, e del quale qui è effigiata l’immagine.
I soffitti, a cassettoni, sono da ammirare con estrema calma. Vi si nascondono le preziosità tipiche del legno dipinto in oro.

Cattedrale Santa Maria Annunziata Otranto
soffitto

Percorrendo le navate, possiamo notare 6 altari, 3 a destra e 3 a sinistra, dedicati, nell’ordine a:. Resurrezione; San Domenico di Guzman; ’Assunta. A sinistra: Pentecoste; San Antonio da Padova; Visitazione.

La Torre campanaria, adiacente, fu eretta nel XII secolo dai Normanni. Quadrata, con aperture a tutto sesto. Si presume fosse in realtà utilizzata come punto di avvistamento, data la sua altezza, a giustificare il fatto che sia staccata dall’edificio della Cattedrale.
Attualmente è la sede vescovile della città.
Misura 54 metri di lunghezza per 25 di larghezza, ed è la più grande chiesa di Puglia.
La cattedrale fu teatro di una strage ad opera dei Turchi, che massacrarono la popolazione che vi si rifugiò (agosto 1480). Fu trasformata in moschea, e le molte opere furono distrutte completamente.

LE OSSA DEI BEATI MARTIRI DI OTRANTO

Cattedrale Santa Maria Annunziata Otranto
cappella dei martiri di Otranto

E proprio in una cappella   nella navata di destra sono conservate parte delle ossa dei martiri , uccisi dai turchi nell’invasione del 1480. Uccisi perché si rifiutarono di convertirsi alla fede islamica. I resti dei martiri, come ho potuto apprendere dai cartelli posti in ausilio dei visitatori, si trovano in parte qui e in parte a Napoli, nella chiesa di Santa Caterina a Formiello.

Inoltre, dietro l’altare della suddetta cappella e’ ancora conservato il cosiddetto sasso del martirio che altro non è se non il masso sul quale la tradizione e/o la leggenda vuole che siano stati decapitati gli 800 Idruntini di cui sopra.

LA CRIPTA

Un’altro dettaglio (per modo di dire) della Cattedrale veramente pregevole che si può ammirare nella parte sottostante della medesima è la cripta, risalente al XI secolo , circondata da ben sessantotto colonne monolitiche di marmo i cui rispettivi capitelli si differenziano l’uno dall’altro: romanici, dorici, ionici, corinzi, da osservare uno per uno, per apprezzarne le caratteristiche.

Cattedrale Santa Maria Annunziata Otranto
la cripta

Un gentile signore mi spiegò che provengono da edifici antichi (romani e medievali).Si possono notare dipinti “sopravvissuti”, come quello che vi mostro nella foto, tipica icona bizantina, che vanno dal Medioevo fino al 1500. Peccato siano mal conservati. Inoltre è possibile ammirare antiche lastre di marmo

IL MOSAICO

La caratteristica che rende unica questa Basilica e che attira visitatori e studiosi da tutto il pianeta e’ il maestoso mosaico pavimentale, annoverato tra i più pregiati e grandi esempi di questo genere nel mondo. Come è indicato nelle date impresse nel mosaico stesso, i lavori – guidati dal monaco Pantaleone – per la sua edificazione sono durati circa due anni dal 1163 al 1165. Il suo nome appare nel mosaico, appena si accede nella cattedrale, dall’entrata principale.

Cattedrale Santa Maria Annunziata Otranto
mosaico con albero della vita a sinistra

Nel mosaico, è possibile rinvenire l’impronta delle diverse culture che nel corso dei millenni di storia di questa città si sono alternate alla guida della vita spirituale della stessa, quali: quella “pagana”, identificata dai segni zodiacali; quella “cristiana”, con le tipiche scene bibliche; quella “occidentale”, attraverso le figure storiche e mitologiche di Carlo Magno e Re Artù e, infine, quella “orientale”, con immagini che richiamano il culto ortodosso.

Otranto, d’altra parte, è sempre stata un ponte posto, in senso geografico, tra l’occidente e l’oriente e, in senso politico, tra i due grandi poteri dell’epoca ovvero il Papato di Roma e l’Impero Bizantino.

Il tema principale del mosaico è l’Albero della Vita, che si sviluppa sulla navata centrale dall’ingresso al presbitero, e che continua in forma più ridotta, nelle navate del transetto.
Nel Mosaico è descritta la storia dell’uomo, dalle origini (Adamo ed Eva) fino al 1165, data in cui l’opera fu terminata ed inoltre è anche rappresentata la nozione che all’epoca si aveva dell’estensione geografica della Terra infatti è ben raffigurata tutta l’Eurasia, dal Baltico alle sponde mediterranee dell’Africa e l’Asia, dagli Urali all’Atlantico.

Cattedrale Santa Maria Annunziata Otranto

Le immagini sono relative in maggior parte all’Antico Testamento , ma mostra anche personaggi che nulla hanno a che fare con esso. Studi successivi pongono in essere l’ipotesi che Pantaleone fosse uno gnostico , e che realizzando il mosaico abbia voluto affermare, appunto, le dottrine del movimento eretico . e tante sono le interpretazioni delle immagini del mosaico, e ancora da chiarire.
Per visitarlo, mi sono procurata una piccola una guida di 8 pagine, usandola come indicato dalla stessa e riuscendo a dare, dal basso della mia impreparazione verso argomenti del genere, a capire, e interpretare il senso di ciò che stavo non solo guardando, ma che stavo imparando.

Molte le interpretazioni, anche cabalistiche, del messaggio del mosaico. La più interessante, secondo me, è quella che si può dare alla luce dei ritrovamenti dei rotoli di Nag Hammadi, nel 1945, che riportano i cosiddetti Vangeli Apocrifi ed altri scritti attribuiti al religioso gnostico Valentino. E’ indubbio che alcuni brani dei suddetti scritti si ritrovino illustrati proprio nel mosaico realizzato dal monaco, tanto da far supporre, appunto, che egli abbia voluto lasciare una sorta di testamento gnostico incomprensibile ai più (Chiesa ortodossa compresa).

Per chi fosse interessato ad approfondire la questione dello gnosticismo celato nel mosaico consiglio la consultazione di questo documento, dove è presente anche un’immagine del mosaico nella sua interezza:

http://www.slowmind.net/colombo_net/pantaleone.pdf

Peccato, solo per una cosa: la presenza delle panche su molta parte del mosaico, che non permettono di ammirarlo come meriterebbe oltre, ovviamente, ad essere tutelato come ci si aspetterebbe.

LETTURA DI APPROFONDIMENTO

Segnalo, a chi fosse interessato, la lettura di un libro scritto da Elaine Pagels , “I Vangeli Gnostici“, una tra i più importanti studiosi della storia del Cristianesimo, che ha anche avuto un ruolo attivo nella traduzione dei frammenti ritrovati a Nag Hammadi: un volume, questo, che si è rivelato fondamentale per la mia visita alla cattedrale.

Pubblicato da vivereebenessere

Vivere e Benessere, cioè lettura, viaggi, buon cibo, sport e, anche, buoni cosmetici (e non solo). Tutto concorre a far star meglio lo spirito, coltivando i propri interessi. Organizziamo corsi, seminari, stage, meeting. Se hai voglia di insegnare qualcosa contattaci, abbiamo la soluzione per te

2 Risposte a “Cattedrale Santa Maria Annunziata Otranto”

  1. Sto scrivendo un libro sulla cattedrale di Otranto.
    Mi rende perplesso lo stato attuale del rosone che, secondo me, risulta danneggiato.
    Da una medaglia del IX centenario della cattedrale di Otranto [vedasi: http://www.toniospecchia.com/medaglie_1.html%5D sembrerebbe che i vani dei terminali dei raggi del rosone non presentassero, all’origine, i quattro vuoti che ora si vedono chiaramente. Così pure il vano centrale, anch’esso ora vuoto, che invece presenta nella foto, di cui al link citato, una colomba.
    Che ne dite, è fondata la mia supposizione?
    Grazie per la risposta.
    Cordiali saluti,
    Gaetano Barbella
    da Brescia

    1. Potresti avere ragione, considerando che la cattedrale è stata fondata nel 1068 e ha subito modifiche nei secoli successivi

I commenti sono chiusi.