Doposole viso antirughe Bottega Verde orchidea

Il mio lavoro di estetista comporta anche la richiesta di consigli, da parte delle clienti, sugli acquisti che le stesse fanno. A parte che consiglierei a chiunque di informarsi PRIMA e non DOPO aver comprato ma tant’è: accade, con alcune, che io letteralmente sequestri i prodotti (ovviamente con il loro consenso) e che li tenga esposti in un particolare angolo definito “del ciarpame da evitare”, sperando che lo stesso possa svolgere attività deterrente per chi lo vede. Tra questi prodotti c’è anche questa crema Doposole viso antirughe Bottega Verde orchidea:“doposole antirughe idratante lenitiva restituiva favorente il mantenimento dell’abbronzatura” e non so quante altre mirabilie. Forse fa pure il caffè, come la Peppina.

Doposole viso antirughe Bottega Verde orchidea

Crema antirughe doposole Bottega Verde Orchidea

Si tratta di una crema specifica doposole per il viso in barattolo da 50 ml, bianca e, devo ammetterlo, dal buon profumo. Ma dato che deve svolgere ben altre funzioni, che rendere il viso “odoroso”, vedremo che questo è tutt’altro che un vantaggio.

Ne ho provata un po’, mio malgrado, per testarne la texture. Siamo alle solite: si spalma bene, è leggera, bianca e morbida, e viene subito assorbita dalla pelle. Siamo alle solite perché, come leggerete in seguito, stiamo parlando della solita crema contenente ingredienti che servono proprio a illudere gli utilizzatori.

Che faccio? Passo subito all’INCI a modo mio? Ma si, dai, inizio subito, senza perdermi in ulteriori ciance di contorno.

INCI A MODO MIO

Questa crema contiene la raccolta dei peggiori ingredienti usati in cosmetica, tutti riuniti in un unico prodotto. E fin dall’inizio della formula, a significare che gli stessi sono in quantità importante.

A parte l’acqua, fondamentale per avere un’emulsione cosmetica, troviamo ai primi posti l’immancabile silicone (Cyclohexasiloxane) che, in questo caso, non ha capacità irritative sulla nostra pelle, ma è ittiotossico anche a basse concentrazioni. La sua capacità di evaporare fa si che ci si illuda della maggior penetrazione di una crema (quando si dice”non lascia la pelle untuosa”). Praticamente, è una presa in giro.

Alcohol Denat. : che dirvi? Alcol, al TERZO POSTO! Cioè, ma dico io… non si fa da anni ormai! Secca la pelle, la irrita e, inserito in un prodotto doposole, è deleterio!

Segue con il propylene Glycol. E’ un solvente usato per estrarre principi attivi dalle piante e in quanto tale, per il famoso fenomeno dell’accumulo cutaneo (utilizzo costante di sostanze che non vengono più smaltite dalla pelle) fa si che diventi “solvente” anche sulle sostanze lipidiche naturali che la nostra cute produce come protettivo e idratante.

Salto, dall’ethylexyl palmitate fino al Dicaprylyl Carbonate (nel mezzo c’è anche l’olio di mandorle dolci). Dico solo che le due servono a rendere l’emulsione con l’olio più stabile, e sono ingredienti tranquilli. La complessità chimica della questione è tale per cui il rapporto diventerebbe davvero complicato e incomprensibile a chi non ha fatto studi specifici; dovrei parlare di esteri di acidi grassi combinati per ottenere dei tensioattivi antischiuma, a catena molecolare variabile secondo il grado di emulsione.. dai, lasciamo perdere…

Sul Neopentyl Glycol Diethylhexanoate la questione si complica un po’ (almeno, dal mio punto di vista). E’ chimico, ma non pericoloso. Serve, in questo caso, come condizionante cutaneo. Però io non ce lo avrei messo. Ce ne sono già a sufficienza, non ne vedo la ragione.

Seguono le frazioni in saponificabili dell’olio d’oilva, il Trehalose, agente che trattiene l’acqua in modo naturale, e naturale anch’esso.

Sodium Hyaluronate, meglio noto come sale sodico dell’acido ialuronico, presente nel derma della nostra pelle. Insieme a collagene e elastina forma “l’impalcatura di sostegno”. Attualmente è di derivazione sintetica. Fino a pochi anni fa era di derivazione animale. Molto diverso dallo “Hyaluronic Acid” presente in altri prodotti di ben altra caratura (e prezzo), il sale sodico di acido jaluronico è poca roba in termini di qualità di principio attivo. Non lasciatevi ingannare se, leggendo il claim di un prodotto vedete a “base di acido jaluronico” e invece la formula presenta il sale sodico.

Poi, altri estratti naturali: il tamanu (calophyllum inophyllum), che è una pianta polinesiana che produce una specie di mandorla dalla quale, appunto, si estrae l’olio,  elianto, rosmarino, polline, orchidea, avena.

Caproyl Tyrosinic Acid: questo ingrediente dovrebbe svolgere l’azione di prolungamento dell’abbronzatura, andando ad agire direttamente sul meccanismo della tirosinasi coinvolto nella melanogenesi. I melanociti, sottoposti a opportuna sollecitazione (in questo caso l’esposizione a raggi UV) rilasciano la melanina nello strato basale dell’epidermide, quindi in stretto contatto col derma. Come potete immaginare, quindi, una sostanza in grado di influire su questo meccanismo può essere “pericolosa” nel caso, per esempio, di chi ha problemi di macchie cutanee (cloasma gravidico, o da assunzione di pillole anticoncezionali, o altre cause).

Acrylates/C10-30 Alkyl Acrylate Crosspolymer: … che ve lo devo dire? Polimero derivato dal petrolio, non biodegradabile, inquinante. Ci sono valide alternative per avere la funzione “gelificante” che questa schifezza consente.

Dimethicone: silicone

Altri estratti vegetali, di cui evito la descrizione, perché mi fanno un po’ pena, là in mezzo.

Parfum, non meglio definito, come la Legge consente. Dal mio punto di vista, e per la salute della pelle, se questo “ingrediente”, data la sua potenziale allergenicità fosse perlomeno SPECIFICATO meglio, ci sarebbe solo da guadagnarne. Meglio ancora eliminarlo del tutto, ma la Luna non si può chiedere..

Dimethicone/Vinyl Dimethicone Crosspolymer: polimero vinilico dell’ormai noto silicone. Devo aggiungere altro? Data la sua derivazione petrolifera, il rischio è che possa essere contaminato, oltre al resto (non biodegradabilità, ecc ecc).  Userò una parola sola: inaccettabile. Può cedere, nel caso, le sostanze tossiche che sono state usate per “estrarlo”. La formaldeide, per esempio. Serve a rendere, come tutti i siliconi, la crema più vischiosa.

La glicerina, che qui, visto che è in fondo, non dà preoccupazioni particolari, sperando che abbiano usato quella di derivazione vegetale e non petrolifera. D’altronde, chiamandosi BOTTEGA VERDE, dovrebbero ricorrere a tali ingredienti… pia illusione, la mia, visti gli altri componenti.

Sorbitan Isostearate: tranquillo, serve come emulsionante ma, ATTENZIONE: qualora incontraste questo ingrediente preceduto dalla dicitura PEG, evitatelo, che non è la stessa cosa.

Sodium Hydroxymethylglycinate: da bannare definitivamente da qualsiasi formula. Cede formaldeide, pericoloso per la salute. E’ un conservante, e la percentuale ammessa è molto bassa ma, mi domando, perché usarlo quando vi sono sostanze molto meno invasive? E quanta percentuale di sostanze tossiche siamo disposti a tollerare, sulla nostra pelle?

Xanthan Gum: gelificante naturale.

Glyceryl Oleate: tensioattivo derivato dal glicerolo (esteri in combinazione con acido oleico).

Sodium Hydroxide: soda caustica. Ne è vietato l’utilizzo ad alte concentrazioni, ovviamente. A bassi dosaggi non crea problemi, ne’ a noi ne’ all’ambiente (è praticamente in tutti i saponi, o quasi). Qui, la sua funzione dovrebbe essere quella di regolare il pH della crema.

E per finire in bellezza, ecco a voi il noto Disodium Edta, un “chelante”: ha la capacità di “sequestrare” metalli quali mercurio e piombo, altamente tossici (si dice che da avvelenamento da piombo abbiano ucciso vari imperatori romani). Il mercurio, poi, induce modificazioni genetiche pericolosissime. Una donna incinta può trasmetterle al nascituro, con esiti devastanti.

Perché, chelante? Immaginate proprio le chele di un granchio: afferrano saldamente. Ecco perché si usa questo termine, oltre il sinonimo sequestrante. Anche la mia gatta, Nonny, appare perplessa…

***INCI  come da confezione***

Aqua, Cyclohexasiloxane, Alcohol Denat., Propylene Glycol, Ethylhexyl Palmitate, Prunus Amygdalus Dulcis Oil, Dicaprylyl Carbonate, Neopentyl Glycol Diethylhexanoate, Olea Europaea Oil Unsaponifiables, Trehalose, Sodium Hyaluronate, Calophyllum Inophyllum Oil, Helianthus Annuus Seed Oil, Rosmarinus Officinalis Extract, Pollen Extract, Orchis Mascula Extract, Avena Sativa Meal Extract, Caproyl Tyrosinic Acid, Acrylates/C10-30 Alkyl Acrylate Crosspolymer, Dimethicone, Triticum Vulgare Germ Oil Unsaponifiables, Glycine Soja Oil Unsaponifiables, Hydrolyzed Vegetable Protein, Parfum, Dimethicone/Vinyl Dimethicone Crosspolymer, Glycerin, Sorbitan Isostearate, Sodium Hydroxymethylglycinate, Xanthan Gum, Glyceryl Oleate, Sodium Hydroxide, Disodium Edta.

Pubblicato da vivereebenessere

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3 Risposte a “Doposole viso antirughe Bottega Verde orchidea”

  1. Ti ringrazio. perchè il tuo ‘**INCI A MODO MIO** mi fa capire molto bene cosa contengono e cosa sono determinati ingredienti.

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