Tintura madre di propoli fatta in casa

Tintura madre di propoli fatta in casa

[GENERALITA’]

Le tinture madri sono la base per la preparazione dei farmaci omeopatici, generalmente parlando. Da un principio attivo (vegetale, minerale o animale) posto in macerazione alcolica per tre settimane, in proporzioni variabili secondo la natura dello stesso, si otterrà, attraverso filtrazioni e spremiture, la tintura madre che a sua volta verrà sottoposta a “succussioni” (dinamizzazione omeopatica, praticamente verrà “sbattuta” 100 volte) e diluizioni (nominate con sigle convenzionali per esempio 3CH).

flacone Boiron e flacone fatto in casa
flacone Boiron e flacone fatto in casa

Boiron è a tutt’oggi il massimo produttore di farmaci omeopatici e di tinture madri esistente ma, come leggerete, possiamo fargli “concorrenza” preparando le nostre tinture in casa.

Il principio omeopatico dice che il simile cura il simile, quindi ogni sostanza che in natura è tossica e scatena i sintomi della patologia che vogliamo curare, se sottoposta a questo trattamento diverrà essa stessa cura. Da ciò si deduce che la tintura madre, usata così com’è, in questo caso, non è un farmaco omeopatico, anche se questa in particolare è commercializzata da un’azienda nota proprio per questo tipo di medicinali. In effetti, la potete trovare anche di altre marche.

Tintura madre di propoli fatta in casa
Propoli grezza

Lo stesso non può dirsi, perciò, delle tinture madri assumibili per via orale tal quali, ossia NON DILUITE omeopaticamente. L’arsenico, per esempio, noto veleno, opportunamente diluito diventa farmaco omeopatico.

Se la propoli venisse sottoposta a succussioni e diluizioni, vista la sua spiccata attività curativa così com’è, non produrrebbe lo stesso effetto. Lo stesso dicasi per la centella, per la valeriana, per l’echinacea, e così via. Ovvio che ognuno dovrà regolarsi individualmente in caso di allergie verso una determinata sostanza.

Attenzione: le tinture madri macchiano irreparabilmente!

Utilizzo delle tinture madri

 – Assunzione per via orale

Io personalmente sono da sempre una consumatrice di tinture madri.  A ogni cambio di stagione ho l’abitudine di assumere 20 gocce di tintura madre di propoli da diluire in poca acqua, per aumentare la resistenza alle malattie da raffreddamento. Aumento la dose se, nel caso ne fossi colpita, fino a un massimo di 90 gocce al giorno. Ma sono anni, ormai, che non prendo ne’ raffreddori ne’ influenze. Il sapore non è proprio il massimo, ma ci si abitua e, comunque, sarà meglio un saporaccio naturale, o un buon sapore pieno di schifezze chimiche? Ad ogni modo, consultate sempre il medico prima di assumere qualsiasi cosa.

Altri usi

Usi ulteriori possono essere rappresentati da applicazioni topiche mescolandola, ad esempio, in un cataplasma d’argilla o, anche, per sciacqui e gargarismi del cavo oro-faringeo (gengiviti, mal di gola…). Oppure mescolando qualche goccia a creme o burri vegetali. La diluizione in olio non è il massimo, ma, data la presenza dell’alcol (solvente) agitando bene si ottiene un’emulsione estemporanea.

La propoli

La propoli è prodotta dalle api allo scopo di mantenere in stato asettico le celle delle larve; è considerata un antibiotico naturale. Segnalata ormai dalla farmacopea internazionale come valida alternativa, tutta naturale, per combattere germi patogeni di qualsiasi natura. Ha spiccata attività anti-infiammatoria e anche antiossidante, oltre che antimicotica, anti-virale e anti-batterica.

L’uso topico risulta cicatrizzante.

Migliora l’assimilazione della Vit. C.

Grazie alla presenza di flavonoidi risulta interessante anche la sua azione vasoprotettrice.

Gli apicoltori raccolgono la propoli durante la pulizia delle arnie. Si presenta come una resina marrone-giallastra.

 Tintura madre di propoli fatta in casa, come ottenerla

La propoli va posta in macerazione in alcol alimentare nell’ordine di 1:30 (100 grammi di alcol, 30 grammi di propoli. La Boiron non specifica, sulle confezioni, la diluizione adottata, e direi che questa è una grossa pecca. Sulla scatola c’è scritto soltanto “titolo alcolico 90%” oltre, naturalmente, al contenuto del flacone, 60 ml. Diciamo che, vista la consistenza della propoli grezza, in linea teorica la Boiron dovrebbe procedere in questo modo: dopo aver messo in macerazione la “resina”, per almeno 3 settimane, in alcol a 95% e senza acqua, successivamente ai filtraggi dovrebbe aggiungere acqua distillata nell’ordine del 5%.

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Sapete cosa? Dato che ho un amico apicoltore che mi dà spesso la propoli grezza, mi attrezzo e me la faccio in casa. Anche perché il flaconcino costa 11 euro.
Con questo principio, si possono ottenere tutte le tinture madri che vogliamo, recandoci semplicemente in erboristeria per procurarci l’estratto secco di una pianta. In quel caso, la diluizione dovrà essere pari, come previsto dal protocollo omeopatico, pari a 1:10.

Tintura madre di propoli fatta in casa
Propoli grezza triturata e pronta per essere messa in infusione

Fatta in casa

Vi mostro come ho proceduto per ottenere la tintura madre partendo dalla propoli grezza che, come potete vedere dalla foto, sembra addirittura un sasso marrone.

Le indicazioni su come ottenere una tintura madre sono state apprese grazie a un libro: “Omeopatia per la famiglia“.

Si pongono i pezzi di propoli in freezer. Una volta congelati, sarà più semplice, con un martello, ridurli in briciole

Avvolgete i pezzi in pellicola da cucina e poi in un tovagliolo, prima di “martellarli”. Raccogliete tutto, pesando accuratamente le quantità, come specificato sopra, e mettete a macerare in alcool a 95% (quello per i liquori fatti in casa, per intenderci) in un barattolo a chiusura ermetica.

Tintura madre di propoli fatta in casa
Infusione

 

Ponetelo al buio, per non far subire al preparato alcun processo ossidativo provocato dalla luce.
Passati 14 giorni, filtrate e spremete bene il tutto, e ponete in flaconi di vetro “medicinale” (marrone). La data di scadenza è, in questo caso, più per legge. Le preparazioni alcoliche sono praticamente eterne.

 

Pubblicato da vivereebenessere

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2 Risposte a “Tintura madre di propoli fatta in casa”

  1. Conosco la propoli e ne sono una vera fan… come al solito mi hai fatto scoprire cose nuove e interessanti!! Proveró a farla da sola con la tua ricettina!! Grazie!!

  2. L’idea di farla da me mi piace, anche se ammetto che avrei paura di sbagliare…e poi non saprei come procurarmi la propoli grezza. Di solito la compro in soluzione idroalcolica in erboristeria per i cali di voce (tintura nel senso stretto del termine, una volta ho macchiato un cuscino, la macchia è rimasta là per sempre)

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