balsamo verbena L’Occitane
Più uso I prodotti de L’Occitane en Provence, più mi rendo conto di quanto le parole “naturale”, “verde”, “biologico” siano usate al solo scopo di vendere prodotti spacciandoli per quello che in realtà non sono. “Rispetto della natura è uno dei principi su cui si basa la nostra filosofia aziendale”. Chiacchiere.
Ho provato questo balsamo verbena LOccitane (Verveine, in francese) in occasioni diverse, e con altrettanto diversi flaconi.
– che strano olezzo…
La prima, verso un po’ di prodotto sul palmo della mano, e percepisco uno stranissimo odore, sembra che il balsamo sia scaduto. Decido lo stesso di provarlo. Lo applico, non scivola come altri balsami fanno, comincio realmente a temere che sia scaduto.
Lo sciacquo, l’odore diventa ancor più tremendo. Avete presente quella puzza orrenda di acqua stagnate mista a tanfo di fogna? Quella che certe volte io personalmente ho sentito nelle docce delle palestre, o nei bagni situati nelle taverne, di solito nei piani interrati. Quella puzza.
I capelli non sono risultati particolarmente ammorbiditi, tra l’altro. Una schifezza senza pari.
Coraggiosa anzi, incosciente, decido di dare una seconda possibilità a questo balsamo. Niente da fare, puzza pure il secondo flacone. E pure il terzo. Mi lavo i capelli, lo riapplico stavolta in dose più generosa sperando di vedere un effetto ammorbidente maggiore (cosa che in effetti accade). La puzza è sempre lì, a dar fastidio. Asciugo i capelli, risultano mediamente vaporosi, i miei mezzi riccioli non ne traggono alcuna elasticità anzi, sono piuttosto tendenti al “disteso” (meno male che ho comprato una piastra stirante, almeno appiattisco tutto e fine). Mi avvicino al mio compagno e gli chiedo di annusarmi la testa. “Beh? Che c’è?”. “Senti puzze strane?”. “No, sanno di “lavato”. Meno male, l’orrido afrore di cloaca scompare con l’asciugatura.
***L’AZIENDA***
L’Occitane En Provence sul suo sito istituzionale parla di un tal Olivier Brussan che, 23enne, armato di alambicco, furgone e “buona conoscenza” delle piante si mette ad andare in giro a distillare olio essenziale di rosmarino da vendere nei mercati locali. E così inizia la storia. Nel 1976 compra un vecchio saponificio per ridare vita alla tradizione del sapone di Marsiglia (e perché, era andata persa?)…. Il resto della delicata e romantica storia lo potete leggere qui, se vi interessa. Non allungo il brodo, il prodotto non lo merita, e non lo merita nemmeno l’azienda. Se sparisse domani non mi strapperei i capelli.
I prezzi sono esagerati: il formato da 500 ml, con dosatore, costa attualmente 24 Euro….
http://it.loccitane.com/timeline,80,2,37605,378167.htm
*** PICCOLO SFOGO ***
Soprassiedo sulla descrizione accurata dell’ INCI, accozzaglia di ingredienti sintetici in cui olio di mandorle dolci e verbena da agricoltura biologica (che spreco) si perdono. Giudicate voi se questa formula è vegetale.
*** INCI ***
AQUA/WATER
CYCLOMETHICONE
GLYCERIN
DIMETHICONE
CETEARYL ALCOHOL
PRUNUS AMYGDALUS DULCIS (SWEET ALMOND OIL)
LIPPIA CITRIODORA FLOWER EXTRACT
MENTHOL
PPG-36 BUTETH 26-MENTHYL PCA
TOCOPHEROL
PANTHENOL
BEHENTRIMONIUM CHLORIDE
PARFUM/FRAGRANCE
BUTYLENE GLYCOL
OCTILDODECYL PCA
ETHYLHEXIL METHOXICYNNAMATE
BUTYL METHOXYDIBENZOYLMETHANE
ETHYLHEXYL SALICILATE
PEG-40 HYDROGENATED CASTOR OIL
CI 19140/YELLOW 5
CI 14700/RED 4
CI 42090/BLUE 1
LIMONENE
CITRAL
GERANIOL
CITRONELLOL
METHILCHLOROISOTHIAZOLINONE
METHILISOTHIAZOLINONE
Temeraria, dopo il primo terribile “olezzo” la seconda possibilità non gliela avrei data 😀
Ottimo grazie!!!!