Piccola guida alla pressoterapia

Piccola guida alla pressoterapia

Piccola guida alla pressoterapia
esempio di apparecchio per pressoterapia

La pressoterapia nasce all’incirca 15 anni fa, per coadiuvare il trattamento di stasi venose e linfatiche, anche da traumi post operatori. Tipica è l’applicazione di questo mezzo fisico in caso di demolizione di stazioni linfatiche, con conseguente edema linfatico.  Con l’esperienza di utilizzo si è rivelata efficace anche per trattare inestetismi quali la cellulite edematosa.

Data la mia esperienza trentennale nella professione estetica, ritengo utile dare alcuni chiarimenti circa l’utilizzo di questo apparecchio  per fisioterapia ed estetica.

E’ importante sottoporsi ad accurata visita medica ed anamnesi prima di iniziare un trattamento del genere, perché vi sono alcune importanti controindicazioni che ne escludono l’utilizzo: gravidanza, neoplasie, trombosi venosa in atto, condizioni cardiache, pressione arteriosa alta, occlusioni arteriose, varici esposte evidenti.

Per essere valido ed efficiente il macchinario per la pressoterapia deve avere determinate caratteristiche: essere sequenziale (cioè, ogni settore delle fasce deve gonfiarsi in modo autonomo, e deve poter essere opportunamente regolato in termini di pressione da esercitare sul settore coinvolto, arrivando anche all’esclusione del settore specifico).

Il montaggio sull’arto interessato deve essere effettuato in modo che ogni settore sia perfettamente adeguato all’area da trattare. E’ inutile infilare il gambale a caso, anzi, si possono creare dei danni anche importanti.

La preparazione al trattamento è altrettanto importante. L’operatore, a tal fine, dovrà misurare la pressione arteriosa del soggetto, e regolare la pressione dei singoli settori per adeguarla perfettamente al soggetto trattato.

Inoltre, dato che la pressoterapia simula il linfodrenaggio manuale si dovrà preventivamente  operare l’apertura dei gangli linfatici “Terminus” e “Principus”, localizzati alla base del collo e all’incirca dietro le orecchie (non dò spiegazioni più dettagliate per evitare che qualche incauto si avvi in tentativi “solitari”). Senza questa manovra, ogni trattamento è pressoché inutile. Per operare tali manovre è necessario informarsi sullo stato di salute delle carotidi del soggetto. Se ci sono problemi, si opererà in modo alternativo.

Durante il trattamento il soggetto dovrà necessariamente stare in posizione sdraiata. Se si sta trattando un arto superiore, questo dovrà essere tenuto disteso perpendicolarmente al dorso. Vedo immagini di persone sedute sul divano di casa, con le gambe piegate mentre indossano i gambali. Errore, grave errore.

Leggo sempre più spesso di apparecchi venduti a privati, da usare in casa, e ritengo importante invitare tutti all’estrema cautela. La pressoterapia non è un giocattolo, non è una cosa da fare quando e come si vuole, ma ci si deve attenere a precisi protocolli di trattamento. Vi invito a consultare SEMPRE il medico, e ad affidarvi a personale opportunamente addestrato. Per favore, fate attenzione!

Pubblicato da vivereebenessere

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