Teatro Concordia Monte Castello di Vibio

 Teatro Concordia Monte Castello di Vibio

 

Teatro Concordia Monte Castello di Vibio

Un piccolo gioiello umbro

Ho scoperto un vero e proprio gioiello incastonato fra i vicoli di Monte Castello di Vibio, antico borgo arroccato sulle colline perugine. Si tratta del Teatro della Concordia, uno fra i più piccoli al mondo, sia per posti che per area (99, tra palchi e platea, su un’area totale di 68 metri quadri, più 50 del palcoscenico). 
Arrivata a al numero 4 di Piazza del Teatro, l‘ingresso appare sotto un arco protetto da una grata che quasi non mi sono accorta di essere giunta a destinazione.

Teatro Concordia Monte Castello di Vibio
Visitarlo è stato sorprendente. La gentilezza, la disponibilità e l’affabilità delle persone presenti, attive nella tutela e nella promozione del teatro ha fatto da degna cornice alla visita dalla quale ho appreso molte cose.
Non sapevo, ad esempio, che esisteva il cosiddetto “teatro all’italiana“, tradizione risalente al ‘700 (detto anche “Goldoniano”) dalla forma a “campana”, e  ciò permette un’acustica praticamente perfetta.

La particolarità sta nel fatto che questo teatro è realizzato completamente in legno e, per quanto possibile, i restauratori hanno cercato di riutilizzare quello originale.

Inaugurato nel 1808  ha ospitato rappresentazioni fino al 1951 per poi essere dichiarato inagibile. Passò di proprietà in proprietà  prima che nel 1981 il Comune di Monte Castello di Vibio procedesse all’esproprio. Ed è solo grazie al Comune e alla Società del Teatro della Concordia che, partiti i restauri, è tornato all’antico splendore, riaprendo nel 1993.

Teatro Concordia Monte Castello di Vibio

Ospita rappresentazioni teatrali, la cui stagione è consultabile sul sito ufficiale, ma l’associazione lo mette a disposizione anche per la celebrazione di matrimoni ed eventi vari.
Un’altra cosa che non sapevo è che molti sono i teatri dedicati alla concordia. Ciò si deve all’epoca post-rivoluzione francese. Tali teatri furono realizzati proprio per celebrare la ritrovata unione e concordia fra i popoli europei.

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99 posti in tutto, distribuiti in due piani di palchi e la platea, ai cui lati scorre il camminamento sul quale spiccano le colonne che reggono le strutture superiori, con le sue poltroncine rosse. Molto significativo il dipinto sul palco centrale del primo piano: reca due mani che si stringono, a simboleggiare, appunto, la concordia.

Durante la visita mi sono divertita a entrare nelle buche del suggeritore, poste ai lati del palco e anche a provare ad emettere un paio di note, una volta salita sul palco, proprio per testare l’acustica tanto decantata da chi ci stava guidando alla scoperta del teatro. Inutile dire che, per quanto poco io me ne possa intendere, mi è parso che il suono si diffondesse perfettamente.

Gli affreschi e i dipinti che coprono i palchi, gli atri ai piani e il soffitto sono realizzati in epoche diverse fra loro; mostrano anche l’evoluzione del potere così come è avvenuto in Italia. Accanto a quelli più antichi, infatti, si notano fregi apposti dagli allora gerarchi fascisti.

Particolare è l’inserimento di un gattino che appare nell’affresco del foyer recante il motivo di un tendaggio sorretto dagli stemmi di  Roma, Genova, Todi e la stessa Monte Castello di Vibio, segnalato dalla guida come oggetto di curiosità voluto dal pittore Luigi Agretti.

Qui, da quello che mi è stato detto molto orgogliosamente, ha esordito la celebre soprano Antonietta Stella, originaria di Todi (che si trova, fra l’altro, non lontano).

Il prezzo per accedere alla visita è pari a 10 euro, che vanno tutti all’Associazione. Diamo, quindi, anche il nostro contributo al mantenimento di questo prezioso teatro.
Gli orari per le visite sono precisati sul sito ufficiale da consultare per tutte le informazioni sulla stagione in corso.

 

Pubblicato da vivereebenessere

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