Ricette vegetariane dal mondo Giuliana Lomazzi
Questo libro è davvero simpatico anche se non contiene immagini dei piatti proposti. Dalla descrizione accurata delle ricette si può facilmente capire come il piatto verrà presentato.
Consta di 125 pagine, ed è suddiviso in aree geografiche di appartenenza relativamente ai piatti proposti, tutti rigorosamente vegetariani.
Inizia spiegandoci le differenze fra le varie culture e posizioni:
“Vegetariano”, colui che ha bandito carne e pesce;
“Lattovegetariano”,nella sua alimentazione inserisce il latte e derivati;
“Ovovegetariano”, assume uova e vegetali, ma non latticini.
“Vegano”, esclude dalla tavola tutti i prodotti di derivazione animale, latte e uova comprese, asserendo che in qualche modo gli stessi prevedono l’uccisione di piccoli (uova) o la sottrazione agli stessi di nutrimento (latte). Inoltre, la produzione intensiva di questi alimenti prevede comunque l’uccisione di animali.
E poi abbiamo il “crudista”, il “fruttariano” e i “semivegetariani, ossia coloro che inseriscono il pesce nella loro dieta.
L’autrice ci fa fare un viaggio attraverso i continenti, spiegandoci, per ognuno di essi, le tradizioni legate all’alimentazione vegetariana. Trovo questa parte molto interessante e gradevole; possiamo, per esempio, apprendere che la popolazione vegetariana negli USA è salita dall’1% (1971) al 10% dei giorni nostri, e le stime sono di continua crescita.
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Segue un capitolo con le linee guida per una corretta alimentazione vegetariana, che tende a non far compiere errori (molto importante, secondo me). L’autrice spiega che lo sbaglio più frequente è di rivolgere la propria attenzione solo al formaggio, ritenendolo fonte alternativa di proteine, col relativo aumento, nei soggetti predisposti, del tasso ematico di colesterolo.
* VIAGGIO TRA LE CUCINE VEGETARIANE DEL MONDO
All’inizio, troviamo le nostre, descritte regione per regione. Ma quanto mi è piaciuto leggere, attraversando l’Italia da Nord a Sud, delle nostre tradizioni contadine! Concedetemi una sosta in Emilia, in onore alle mie radici paterne: l’arte culinaria emiliana verte su pasta fresca all’uovo, ripiena con zucca, patate, spinaci (ricordate, stiamo parlando di cucina vegetariana…niente ripieno di carne!), oppure un piatto della cucina “povera”, “Pisiare’ e fasò”, gnocchetti di pane grattato con un sugo di fagioli borlotti da leccarsi i baffi…e in casa, li facciamo spesso, con mia cognata…insomma, ho rivisto le mie amate zie all’opera, intente ad impastare quantità industriali di farina e uova…bello!
Il viaggio prosegue in Europa, per poi trasferirci negli altri continenti; ancora davvero interessante apprendere le tradizioni culinarie.
Arriviamo alle ricette, anch’esse suddivise per regione, nel caso dell’Italia, partendo dal Piemonte. L’esordio è lo “Gnoccone torinese” (non so se posso copiare la ricetta, qui…evito!) per terminare in Sicilia, con i “Maccheroni con i broccoli”. fantastica deve essere la zuppa “Mataroccu”, che farò quanto prima.
E poi si prosegue con ricette da tutto il mondo, la cui consultazione è facilitata dalla loro elencazione alla fine del libro.
Non ci sono immagini, dei piatti proposti, come ho detto, ed è un peccato. Mi auguro che, magari, dato che ho acquistato l’edizione economica, ne possa esistere una che le prevede.
Il libro mi piace tantissimo, comunque, e lo consiglio decisamente, a chi possa interessare un approccio alla dieta vegetariana con un pizzico di storia e curiosità dal mondo!
Edizioni RED!, prezzo 12,50 euro