Gli inventori delle malattie Jorg Blech

Gli inventori delle malattie Jorg Blech

Il sottotitolo del volume “Gli inventori delle malattie” di Jorg Blech edito in Italia nel 2006 è già tutto un programma: “leggete questo libro prima di andare dal medico”. E inevitabilmente penso al mio, di medico, a come cura le persone, me compresa, e all’enorme, smisurata fiducia che nutro nei suoi confronti. Mi domando: e se fosse uno di questi? Uno di questi che per favorire le case farmaceutiche, le multinazionali del veleno, i fagli inventori delle malattiebbricanti di farmaci le cui molecole non curano null’altro che malattie inventate subito dopo , così da giustificare l’enorme spesa cui la società andrà incontro? Ricordate, vero, i proclami che si sono susseguiti, negli anni passati, su pandemie portate da uccelli, da maiali, dai cinesi (e si, sono tanti, ne facciamo morire un qualche migliaio – parlano così – tanto chi li conta). Hanno coinvolto politici, nelle loro trame. Ancora ricordo le manifestazioni di preoccupazione dell’allora Presidente della Regione Lazio, Storace, che stanziò la somma di non so quanti milioni di Euro per rifornire le farmacie e i presidi medici di scorte abbondantissime di antibiotici (e solo quelli adatti all’aviaria). Sono morte si e no 4 persone. E purtroppo, persone affette alla base da altre patologie tali da renderle vulnerabili, anche solo a un’influenza.

Voltaire disse: “L’arte del medico è d divertire il paziente finché la natura non lo guarisce”. Oggi no. Oggi dobbiamo essere tutti malati, perché DOBBIAMO consumare medicinali, così loro si arricchiscono.

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Aprite i vostri armadietti dei medicinali, adesso. Qualcuno  starà pensando: “Si, ma fallo pure tu”. Ovvio, che lo faccio. C’è un antipiretico, acido acetil salicilico, una pomata antibiotica, le mie compresse per la tiroide.  Fine. Ora, guardate nei vostri. E leggete questo libro, parlatene, anzi, donatelo al vostro medico, magari a Natale, quando molti di noi fanno un piccolo dono alla persona che si prende (o dovrebbe prendersi) cura della nostra salute in modo onesto e PROFESSIONALE, COME DA GIURAMENTO DI IPPOCRATE.

L’autore ha compiuto un lavoro enorme, raccogliendo e vagliando informazioni provenienti dal mondo “pseudo” scientifico, attraverso pubblicazioni di studi su riviste di settore e, notizia ameno confortante, molti medici stanno dicendo NO alla trasformazione dei loro studi in spacci di medicinali inutili. Per costoro, l’etica professionale è più importante. Mi auguro che il vostro medico sia uno di loro. Il mio, lo è, per fortuna, altrimenti lo averi immediatamente sostituito.

La lettura di questo libro è semplicemente sconvolgente. Capire come la malattia è diventata  un “prodotto industriale, e come i normali eventi legati alla fisiologia e al tempo che passa siano stati trasformati, negli anni, in patologie da curare è illuminante, amaramente.

*** Piccolo elenco di malattie inventate***

Volutamente, non voglio dirvi null’altro, proprio perché spero di avervi perlomeno incuriosito. Il libro è disponibile in formato  digitale (il mio)  e cartaceo. Vi lascio solo alcuni esempi sui quali meditare: avete mai sentito parlare di uno studio inglese che verteva a mettere a punto (e in commercio) sulla “pillola contro la timidezza”.  Ebbene, esiste. Ma la timidezza è una malattia?

Vi stanno convincendo, in modo strisciante, che l’andropausa è una malattia. E Inventano pillole in grado di “risollevare la carica ormonale maschile”. Signori, si chiama invecchiamento, non è una malattia.

Narcolessia: inventata una pillola che, data la scarsa diffusione della patologia originaria, funziona, dicono, anche sui bambini irrequieti. Non aggiungo altro. Solo sdegno.

1998: inventata la “sindrome di Sissi”, dalla Glaxo Smith Kline:  secondo la casa farmaceutica tali pazienti sono depressi, ma “mascherano” i sintomi apparendo particolarmente “briosi e ottimisti” (il nome alla malattia è in onore della famosa Principessa Sissi).  3 milioni di tedeschi, da allora, sono stati scoperti come affetti da questa malattia e, ovviamente, trattati con farmaci. Nel 2003 finalmente uno studio ha rivelato che tale patologia NON esiste, e che tutta la sintomatologia scientifica  pubblicata era opera della Wedopress, ufficio di relazioni pubbliche cui la Glaxo aveva affidato, appunto, la diffusione della stessa.

Altre strane sindromi:  “depressione da paradiso”:  avete presente quei pensionati che magari riescono a trasferirsi, dopo una vita di lavoro, in qualche isola, dove è sempre estate, a godersi la vita e la vecchiaia? Si deprimono. La sindrome è apparsa  a Maiorca, e ha colpito, secondo  alcuni psichiatri compiacenti, molte persone.

L’attuale crisi economica deve indurre i cittadini, e lo Stato, a rivedere molte delle spese: stanno tagliando ovunque, anche nel comparto Sanità. Ma la spesa per i farmaci, mi domando, come verrà  risolta? Le multinazionali del farmaco sono sempre in attivo … meditate, gente …

Jorg Blech, classe 1966, studia Biologia all’Università di Colonia e Biochimica nell’Università del Sussex, nel Regno Unito.  Ha scritto per le riviste Stern e Die Zeit, attualmente collabora con il giornale Der Spiegel.

Pubblicato da vivereebenessere

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Una risposta a “Gli inventori delle malattie Jorg Blech”

  1. Ho letto il libro e c’è da spaventarsi al solo pensiero di quanto si stiano approfittando della gente

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